Il nostro Paese si distingue per i propri patrimoni culturali ed artistici nel mondo.
Spesso questi beni non sono sufficientemente valorizzati per come meritano specie nelle aree suburbane, le quali necessitano di maggiore visibilità per migliorare attrattività turistica e impatto socio economico.
Con questo progetto intendiamo VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO favorendo la creazione di percorsi tra le risorse naturali e culturali della nostra regione in particolare, e lo sviluppo di strumenti tecnologici che portino un valore aggiunto a favore della miglior fruizione e conoscenza del territorio da parte dell’utente.
Itinerari
Formello
Palazzo Chigi
Nel cuore del borgo medievale di Formello, sorge Palazzo Chigi, sede del Comune. Gli Orsini divennero signori di Formello nella seconda metà del XIII secolo e a loro, alla fine del Trecento, si deve la prima costruzione di un castello, con una torre al centro, come testimonia una lapide murata nel lato occidentale. La trasformazione “da castello in palazzo” si compie nella seconda metà del XV secolo, per adeguarsi alle nuove esigenze residenziali del rappresentante degli Orsini e delle brevi permanenze della famiglia. Il cortile, per tre lati porticato e con loggia al piano superiore, è in stile quattrocentesco romano-toscano, con pilastri ottagoni in peperino con base e capitello a larghe foglie. Nel 1661 il Feudo di Formello fu venduto dal Cardinale Virginio Orsini ai Chigi, insieme alle terre di Campagnano, Cesano, Farnese e Magliano. Il palazzo fu sopraelevato di un piano, creando il cosiddetto Appartamento Novo con una cappella privata. La torre fu forse demolita, oppure cadde perché colpita da un fulmine. Alla morte del Cardinale, nel 1693, iniziò la fase di declino del Palazzo, che si ridusse a luogo di soggiorno occasionale per partite di caccia e residenza del governatore di Formello nominato dai Chigi. Nel 1982 il Comune di Formello divenne proprietario del Palazzo.
Museo Civico dell'Agro Veientano
Palazzo Chigi è oggi il contenitore culturale di Formello, qui ha sede il Museo Civico dal 1993 e la Biblioteca Comunale. Il Museo, con una raccolta composta da oggetti di origine naturalistica, etnologici e antichità illustra tutte le fasi della storia del territorio dall’epoca protostorica all’Età del Ferro, dal periodo etrusco orientalizzante e arcaico all’epoca romana a partire dalla presa della città nel 396 a.C., comprendendo poi tutte le fasi post-antiche. I reperti provengono da tutto l’Agro compreso tra il Comune di Formello e Roma.
Da anni il Museo svolge attività di valorizzazione e ricerca sul territorio, organizza conferenze e visite guidate e promuove attività didattiche per le scuole, fautore, fra l’altro, del circuito museale territoriale MANEAT.


La Meridiana di San Lorenzo
Uno straordinario ritrovamento fatto grazie all’intuizione di Don Luigi Peri, parroco della chiesa di S. Lorenzo Martire di Formello, che cominciò a studiare alcuni documenti incuriosito dai frammenti marmorei abbandonati nella sacrestia della parrocchia. La meridiana di Formello è la seconda esistente dopo quella della basilica di S. Maria degli Angeli a Roma e non ne esistono altri esemplari. Come l’altra è definita la “camera oscura”, in quanto funzionante in ambiente chiuso. Fu realizzata nella navata destra della Chiesa, e il raggio di sole filtrava attraverso un piccolissimo foro ancora presente su una finestra murata della parete interna all’altezza di 7 mt c.a. La linea Meridiana attraversa il pavimento in maniera obliqua ed è lunga circa 15 mt, era affiancata da dodici riquadri ora in fase di ricostruzione rappresentanti i segni zodiacali.
La Chiesa di San Michele Arcangelo
Uno degli edifici religiosi più antichi nel centro storico di Formello, di impianto romanico a navata unica, è dotato di un alto campanile. Citata in documenti del XII sec., fu una delle due parrocchie del piccolo borgo fino al XIX secolo. Successivamente danneggiata, fu di fatto abbandonata e chiusa al pubblico nonostante il restauro e la messa in sicurezza avvenuta nel 2002. L’interno mostra consistenti interventi barocchi risalenti al 1630, sotto i quali si sta recuperando un ricco e raffinato apparato decorativo ad affresco, databile tra la fine del 1400, committenza degli Orsini, e la prima metà del 1600. Le operazioni di recupero attivate e la prosecuzione dei restauri promette altri rinvenimenti che potranno aiutare nella ricostruzione storico-artistica e uno studio approfondito delle devozioni legate alla storia della Comunità formellese.


La Valle del Sorbo
La Valle del Sorbo, lungo il corso del fiume Cremera è una delle località più suggestive dell’area protetta del Parco di Veio, tra le sue strade si snoda un tratto della Via Francigena. Dopo i parchi montani ed appenninici, Veio è il quarto parco del Lazio per estensione. Un’area vasta di territorio è ancora incontaminata e, per questo motivo, è possibile osservare molte specie animali, anche rare. Formello, per i pellegrini provenienti da Nord è l’ultima tappa prima di arrivare a Roma, lungo la via Francigena. Il Parco di Veio e la Valle del Sorbo offrono un patrimonio paesaggistico particolarmente apprezzato dai bikers.
Catacombe di Monte Stallone
Il sottosuolo del territorio di Formello è caratterizzato dalle numerose presenze di canali e cunicoli tipici dell’antica civiltà etrusca, ma un’altra eccezionale testimonianza del passato è rappresentata dalle catacombe risalenti al V secolo, situate nella zona di Monte Stallone
Scoperte negli anni Sessanta, la catacomba è accessibile dal fianco Est della collina di Monte Stallone. L’ipogeo è formato da cinque brevi gallerie e da un cubicolo occupati prevalentemente da tombe a loculo; anche il piano di calpestio è stato utilizzato per inumazioni in tombe pavimentali.
I sepolcri erano sigillati da malta e tegole o mattoni e le superfici parietali erano rivestite da un semplice strato di intonaco bianco o colorato.


Museo del Mutuo Soccorso
Costituito nel 2015 per volontà di Mutua MBA con Health Italia S.p.A. e Health Assistance S.c.p.A., il Museo del Mutuo Soccorso è visitabile all’interno del Palasalute, sede del gruppo Health Italia, su via di Santa Cornelia, nella zona industriale a pochi chilometri di distanza dal centro storico di Formello. Un museo privato gestito da Fondazione Health Italia Onlus, aderente al circuito Museimpresa, che rappresenta una testimonianza unica in Italia per numero di reperti riguardanti le Società di Mutuo Soccorso. Un esempio di quello che oggi può essere considerato un vero e proprio sistema di welfare, e ripercorre almeno 150 anni di storia. La raccolta comprende una notevole varietà di materiale documentario: statuti, regolamenti, manuali, libretti, che ci forniscono uno spaccato della vita istituzionale dei sodalizi. Oltre ai reperti documentali il museo espone medaglie, spille, distintivi ed alcuni cimeli di notevole rarità. In molti oggetti ricorrono elementi simbolici antichissimi, come la squadra, il compasso, il martello (o maglio da lavoro) e la ruota, oltre all’immancabile simbolo cardine del mutualismo: la stretta di mano.
Progetto Ecomusei
Ecomusei NET
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