Il nostro Paese si distingue per i propri patrimoni culturali ed artistici nel mondo.
Spesso questi beni non sono sufficientemente valorizzati per come meritano specie nelle aree suburbane, le quali necessitano di maggiore visibilità per migliorare attrattività turistica e impatto socio economico.
Con questo progetto intendiamo VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO favorendo la creazione di percorsi tra le risorse naturali e culturali della nostra regione in particolare, e lo sviluppo di strumenti tecnologici che portino un valore aggiunto a favore della miglior fruizione e conoscenza del territorio da parte dell’utente.
Itinerari
Il Fascino del Medioevo
Le Tappe de "Il Fascino del Medioevo"
Forano
Il Forum Jani, foro di Giano, abitato in epoca romana, sorge in un sito dove sono stati rinvenuti numerosi resti di ville abitate da importanti famiglie patrizie.
Da vedere:La chiesa della SS. Trinità, eretta nel 1682 sulla piazza principale con la bella tavola del 400 raffigurante la Madonna col bambino; il Palazzo Ducale; San Sebastiano del XV secolo, restaurata nel 1710. A Gavignano da visitare l’antico borgo con l’arco e la torre dell’orologio del ‘200.


Cantalupo
Come gran parte dei paesi della Sabina, anche il territorio di Cantalupo era tutto un fiorire di ville rustiche residenziali di epoca romana.Le prime tracce del Castrum Cantalupi ci giungono dal registro Farfense del 1037.
Da vedere: Palazzo Camuccini-Cesi; la chiesa di San Biagio dalla facciata barocca, che si affaccia sulla pittoresca piazzetta del centro storico; la piccola chiesa di San Girolamo; San Biagio, del 1620, sulla via per Aspra.
Palazzo Camuccini
Il Palatium dei Conti S. Eustachio fu edificato in epoca medievale sul colle di Cantalupo e si trattava di una costruzione fortificata eretta su ruderi romani. Già nel XIII secolo fu proprietà dei Savelli che lo trasformarono in castello ed eressero le due grandi torri visibili ancora oggi. Nel 1566 passò ai Duchi Cesi di Acquasparta, i quali lo ristrutturarono splendidamente e lo ingrandirono: il Cardinale Pierdonato Cesi commissionò i lavori al celebre allievo del Vignola, l’architetto Giandomenico Bianchi. Nel 1697 il Marchese Guido Vaini acquistò il castello e Cantalupo divenne Principato. Passato ai Lante della Rovere che, per far fronte a difficoltà economiche, lo misero in vendita, il castello appartenne alla famiglia Simonetti prima e Tournefort poi, fino ai De Podenas. Fu nel 1862 che Giovanni Battista Camuccini, figlio del celebre pittore neoclassico Vincenzo, acquistò l’intera proprietà, trasformando il Palazzo in un museo dedicato al padre. Le numerose stanze, affrescate dai fratelli Zuccari e da altri importanti pittori, conservano i capolavori di colui che viene considerato, a tutt’oggi, uno dei massimi esponenti della pittura neoclassica.


Selci
Silex erano chiamati nel medioevo i possenti lastricati stradali dell’età romana; infatti, l’antico castello di Selci si trovava lungo la strada lastricata che univa la Salaria al Forum Novum, prima mercato e poi municipium.
Da vedere:L’antica porta che introduce al borgo medioevale; la chiesa parrocchiale di San Salvatore, ristrutturata nel XVIII secolo; la chiesa di S. Stefano, del XI secolo; la chiesa di S. Eleuterio, sempre dell’XI secolo.
Torri in Sabina - Vescovio
Nel territorio di Torri in Sabina, località Vescovio, sorgono le rovine del Forum Novum e, qui, il Santuario di Santa Maria della Lode, eretto dopo le invasioni barbariche e che fu cattedrale sabina fino al XV secolo. Le due strutture si fondono armoniosamente, mentre, sulla collina che sovrasta la chiesa, sono visibili i resti del castrum Domini Episcopi, abbandonato e restaurato più volte fino ad essere trasformato in un convento agostiniano.


Casperia
Aspra nel medioevo, di proprietà dell’Abbazia di Farfa prima, dei Savelli e degli Orsini poi. Tornò alla Santa Sede nel 1500. Il borgo, dai vicoli tortuosi che convergono alla sommità del colle, è caratterizzato da una bella piazzetta.
Da vedere:San Giovanni Battista con la bella torre campanaria romanica del 1200; SS. Annunziata, in cotto, poco fuori dal paese, in posizione panoramica, verso Cottanello; S.Maria in Legarano; l’ex convento dei cappuccini di Montefiolo, immerso in un bosco di elci.
Roccantica
Situato sul pendio di un monte immerso nei boschi, il paese di Roccantica è caratterizzato da una triplice cinta muraria su cui svetta il torrione difensivo a sezione quadrata.
Da vedere:la chiesa di S. Valentino; il seminario dove studiò Angelo Roncalli; San Giuseppe e l’Eremo di S. Leonardo.


Poggio Catino
Poggio Catino è arroccato su una parete rocciosa su cui svetta l’antica torre longobarda del castello medievale
Da vedere:Il Castello; Sant’Agostino del IX secolo; la rocca con Palazzo Olgiati.
Forum Novum
I Sabini erano una popolazione attiva sul piano economico e molto intraprendente sul piano politico. La storia di Roma conferma quanto da più parti, tra storici e analisti, i Sabini siano considerati una delle genti più coraggiose dell’antica Italia. Il territorio, caratterizzato da un’ agricoltura, per l’epoca, di ottimo livello, era ricco di viti ed ulivi, il che lo rendeva particolarmente importante per la stessa Roma. In particolare la Sabina Tiberina, con gli insediamenti di Cures, Eretum, Trebula Mutuesca e Forum Novum. Quest’ultimo, conquistato dai romani intorno al terzo secolo a.C., rappresentava un nuovo mercato alle porte dell’Urbe, facilmente raggiungibile dalla Salaria, ma anche dalla Flaminia e vicino alla naturale via di comunicazione rappresentata dal Tevere. Per l’importanza che rivestiva, Forum Novum venne eretto a municipium, una delle forme amministrative più importanti che i romani usavano per il governo del territorio. Forum Novum segue il destino di Roma, perdendo anch’esso quell’importanza politica e amministrativa che aveva assunto. Dopo le invasioni Longobarde divenne sede vescovile e la bella chiesa di S.Maria in Vescovio ne è testimonianza.


Magliano Sabina
Al confine tra il Lazio e l’Umbria, Magliano vanta un incantevole panorama sulla Valle del Tevere, sui Monti Sabini, sul Soratte e sui paesi del Viterbese, nonché sulle colline umbre. Il centro conserva, in perfetta armonia, sia il suo aspetto medievale che quello cinquecentesco.
Da vedere:il Museo Archeologico; il Palazzo Vescovile e quello Civico; la Cattedrale di S. Liberatore; i Santuari di S. Maria del Giglio, con la necropoli, e S. Maria di Uliano.
Stimigliano
Septimiliana, forse per la presenza di una villa romana, in seguito alle invasioni barbariche, come la maggior parte dei centri della Sabina, diventa Castrum Stimiliani, arroccata su un’altura. Prima di proprietà del monastero di S. Andrea in Flumine e poi dell’Abbazia di Farfa, dal 1368 è possedimento degli Orsini, per tornare alla Camera apostolica nel 1604.
Da vedere:Palazzo Orsini; il borgo; S.S. Cosma e Damiano; San Giovanni Bosco; la Collegiata di S. Valentino.


Cottanello
Cottanello deve, probabilmente, il nome alla villa rustica romana appartenuta a Lucio Aurunculeio Cotta, giunta sino a noi con i bei pavimenti ed i ricchi mosaici. Sorge a 550 metri s.l.m. ed è famoso per le sue cave di marmo rosa.
Da vedere:il Castello, del X secolo; i ruderi del castello di Castiglione; le rovine della rocca di Montecalvo; la Chiesa di San Nicola, del 1384; la chiesetta rupestre di S. Cataldo, incassata nella roccia, poco fuori dal paese.
Fianello
Antico borgo medievale della Sabina, Fianello è conosciuto, soprattutto, per il suo famoso castello: possedimento dell’Abbazia di Farfa dal 1036, dei Savelli prima e degli Orsini poi, infine della Camera Apostolica. All’interno della cinta fortificata, si può ancora ammirare lo sviluppo ad anelli concentrici dell’intero sistema viario, conseguente all’incastellamento, a scopo difensivo, dell’intero borgo, quando i margini più esterni, e quindi lontani dal castello, erano abitati via-via dai gruppi più umili della popolazione. Sulla piccolissima piazzetta si affacciano il Palazzo, edificato tra l’XI ed il XII secolo e ampliato verso la fine del 1500, dal bel portale rinascimentale, e la Chiesa di S. Giovanni Battista, costruita nel 1571 sulle basi di una preesistente chiesa tardo- romanica, che contiene al suo interno una bellissima statua lignea della Madonna del 1600, affiancata da un’alta Torre medievale longobarda. A circa un chilometro dal paese, nei pressi del cimitero, la Chiesa di S. Maria dell’Assunta sorge sui resti di una villa rustica romana risalente al II secolo d.C. Altri interessanti reperti archeologici sono attualmente conservati nel Museo Nazionale Romano.

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