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Il nostro Paese si distingue per i propri patrimoni culturali ed artistici  nel mondo.

Spesso questi beni non sono sufficientemente valorizzati per come meritano specie nelle aree suburbane, le quali necessitano di maggiore visibilità per migliorare attrattività turistica e impatto socio economico.

Con questo progetto intendiamo  VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO favorendo la creazione di percorsi tra le risorse naturali e culturali della nostra regione in particolare, e lo sviluppo di strumenti tecnologici che portino un valore aggiunto a favore della miglior fruizione e conoscenza del territorio da parte dell’utente.

Itinerari

La Sabina dei Benedettini

Fara in Sabina

Arroccata sul colle Busio, si affaccia sulle colline circostanti ricche di ulivi offrendo un panorama che spazia da Roma, ai Colli Cimini, al Soratte. L’antico borgo medioevale è arricchito da chiese e palazzi di epoca rinascimentale e barocca.
Da vedere: Museo Civico Archeologico nel Palazzo Brancaleoni del ‘500; Palazzo Orsini del ‘400; Palazzo della Biblioteca Comunale del XV secolo; la Collegiata S. Antonio del ‘500; S. Giacomo; il convento delle Clarisse.

Toffia

Arroccata su una altura rocciosa, è sovrastato dal Monte degli Elci, ricco di boschi. Nel 1219 venne in visita papa Onorio III e, per un breve periodo, vi soggiornò San Francesco d’Assisi. Nella prima metà del 1400 San Bernardino da Siena vi fondò la Confraternita del Gonfalone
Da vedere:I palazzi baronali: palazzo Orsini del XV secolo, Palazzo Ruffetti-Bufalieri, sempre del XV secolo; Palazzo Palma, palazzo Palica-Castellani; il Castello del X secolo.

Castelnuovo di Farfa

Il Paese è stato fondato da famiglie di provenienza orientale convertitesi al cristianesimo. Il Castello risale all’XI secolo ed è stato abitato dagli Orsini, dai Farnese e dai Barberini. Il centro storico, accuratamente restaurato, è gradevole a visitarsi percorrendo le stradine ben curate.
Da vedere:Museo dell’Olio; la chiesa di San Nicola di Bari, con la bella tela che lo raffigura; Palazzo Cherubini e Simonetti; la fontana seicentesca e la Grotta Scura.

Montopoli di Sabina

Arroccato su una collina, immerso nel verde degli ulivi e delle viti, Montopoli in Sabina offre un panorama di ampio respiro che comprende l’Abbazia di Farfa, il fiume Farfa, il Monte Tancia e la Valle del Tevere.
Da vedere:il borgo medioevale; Porta Romana, Palazzo Orsini; il Santuario francescano di S. Maria degli Angeli; i Casoni, resti della villa romana appartenuta a Terenzio Varrone; i ruderi del Castello di Tribuco, raso al suolo nel 1137, la torre Ugonesca dell’anno Mille.

Poggio Mirteto

Si trova all’interno di un’area ricchissima di resti di epoca romana (ville rustiche), che testimoniano come, sconfitti i Sabini nel 290 a.C., le famiglie patrizie modificarono il paesaggio della Sabina edificando numerossime ville rustiche, vere e proprie aziende agricole.
Da vedere:i Bagni di Lucilla in località San Valentino; la Cattedrale dell’Assunta sulla piazza principale; la chiesa di San Rocco dalle linee baroccheggianti; la chiesa di S. Paolo del XIII secolo; Colle San Cosimo.

Bocchignano

Il Castrum Buccinianum è tra i castelli più antichi della Sabina, posto sulla sommità di una collina e protetto da tre cinte murarie. L’origine del toponimo resta incerta e, tra le diverse teorie, la più affascinante è quella secondo la quale il nome deriverebbe dalla buccina, antica tromba di guerra ricavata dal corno di vacca. Quasi certamente venne fondato dai romani, anche se le prime notizie dell’esistenza di Bocchignano risalgono al 939 d.C. Il Castello ed i suoi abitanti hanno attraversato tutte le vicende, per nulla pacifiche, del medioevo, dalla lotta per le investiture a quella non meno cruenta per “l’erba di Coltimori”, combattuta contro gli abitanti di Fara Sabina per impedire a questi ultimi il diritto a tagliare l’erba sui terreni comuni. Guerra che costò non poco, in termini economici, alla collettività la quale, per pagare i danni, fu costretta letteralmente a ‘vendersi’ a diversi ‘signori’, sino a passare di mano alla famiglia romana degli Orsini, nel 1482. Il XVII e XVIII secolo furono per Buccignano secoli pacifici e di benessere. Nel 1853 divenne comune autonomo; autonomia che perse nel 1880 divenendo, per firma di Agostino De Pretis, frazione di Montopoli di Sabina.

Le antiche città della Sabina

Eretum, Forum Novum, Cures, e Trebula Mutuesca: tra tutte le città dell’antica sabina, di cui sono pervenuti fino a noi importanti reperti, Cures, in località Arci tra Talocci e Passo Corese, è considerata in assoluto la prima fondazione della Sabina nella Valle delTevere. Le numerose abitazioni erano disseminate su un territorio alquanto vasto, dal Fosso Corese fino quasi a Farfa, decentrate rispetto al nucleo che presentava i più importanti edifici pubblici: il foro, il tempio, le terme, l’anfiteatro e un teatro. In località Pantano, invece, a circa un chilometro e mezzo dall’attuale paese di Monteleone Sabino, sorgeva la città di Trebula Mutuesca, nei pressi della via Salaria. Nel 146 a. C. il console Lucio Mimmio, reduce dalla conquista di Corinto, riportò dalla Grecia, come bottino di guerra, numerose statue, con cui abbellì la città. La ricca famiglia dei Brutii Praesentes, inoltre, che aveva nella zona una villa monumentale e numerosi altri possedimenti, fu particalarmente attiva nell’ingrandimento e nella costruzione di templi, terme e di un anfiteatro. Presso la Chiesa di S. Vittoria sono conservati, nel sagrato o murati nelle pareti, i resti di questa antica città.

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